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             LA CAVALCATA DEI DEVOTI DI S. ORONZO

La plurisecolare cavalcata in costume dei devoti di Sant'Oronzo, si rinnova puntualmente dal 1794, in occasione della solenne processione in onore del Santo Protettore. Annuncia la singolare sfilata, un motivetto cadenzato suonato da un complesso di grancassa, tamburo e piffero.
Sant'oronzo divenne protettore di Ostuni nella seconda metà del XVII secolo, per il miracolo della liberazione dal contagio della peste in terra d'Otranto.
Nel 1656, fu edificata in suo onore, la chiesa-santuario del Monte Morrone. Incerte le origini della cavalcata; ne parlano Ludovico Pepe, padre Bonaventura da Lama, il sacerdote Angelo Cavallo. Di sicuro, il notaio Felice Giovine insieme a 43 concittadini il 26 agosto 1803 ufficializza l'accompagnamento a cavallo della processione del Santo, raccogliendo sette ducati a testa per i festeggiamenti in suo onore. Determinò l'evento, l'arrivo in città del simulacro d'argento del Santo realizzato dal cesellatore napoletano Luca Baccaro, per conto del possidente Pietro Sansone nel 1794.
Le linee della divisa dei devoti, rimandano al periodo napoleonico: casacca rossa, pantaloni bianchi, cappello cilindrico con pennacchio biancorosso, mantiglia rossa trinata di bianco.
La cavalcata ha avuto sempre un carattere interclassista, con obblighi uguali per tutti; un buon nucleo di cavalieri era rappresentato dai "vaticali" (addetti al trasporto delle merci), alcuni dei quali nel febbraio del 1794, scortarono la statua d'argento del Santo da Napoli ad Ostuni.

 

 

 
     

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