2010 - 2011 - 2012 - 2013

UN'EMOZIONE CHIAMATA LIBRO 2013

17ª edizione

RASSEGNA STAMPA

Ieri, oggi. E domani?

Dandini, Diamanti, Veltroni e De Gregorio i più attesi 

  

 

Ilvo Diamanti, Roberto Napoletano, Paolo Franchi Alessandro Perissinotto, Angelo Mellone, Walter Veltroni, Serena Dandini, Gianfranco Viesti, Concita De Gregorio e Luca Bianchini.   

Questi gli autori che parteciperanno alla XVII edizione della Rassegna letteraria “Un’emozione chiamata libro” realizzata dal Comune di Ostuni (assessorato alla Cultura) e curata dalla giornalista Anna Maria Mori in collaborazione con l’agenzia Mismaonda e con la Bottega del Libro.   

Le presentazioni dei libri si svolgeranno nel Chiostro di Palazzo San Francesco e gli autori si confronteranno con i loro lettori, con la giornalista Anna Maria Mori e con il Sindaco di Ostuni, Domenico Tanzarella.

Il tema della kermesse letteraria  sarà: Ieri, oggi. E domani?.

Siamo un popolo di scarsa o nessuna memoria, ci è stato detto da tanti, molte volte. E la memoria dipende anche dalla lettura: in Italia si continua a leggere poco o pochissimo. Per quanto riguarda l'attualità, è quella del nostro vivere , e negli ultimi tempi è diventata sempre di più un ansioso e preoccupato “ dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Per il resto,  c'è la televisione: la realtà che crediamo di conoscere riguardo al mondo esterno, è quasi esclusivamente quella che ci viene raccontata dallo schermo televisivo.

Rimane il domani, il futuro. E quello, da un po' di tempo a questa parte, è come se fosse stato oscurato: non lo sappiamo, non lo vediamo, non riusciamo a immaginarlo. Il futuro è sempre stato sinonimo di sogni, di speranze. Il futuro è, per antonomasia, i giovani. Ma  sembra che ai giovani, oggi, venga proprio negato il futuro: il diritto, o la forza di costruire un progetto di vita.  E invece dobbiamo pensarlo, il futuro.  Ritrovare la capacità di volerlo e costruirlo, anche, e nonostante tutto.  Oggi il futuro è  soprattutto paura. Deve tornare a essere speranza: “Credo nella speranza” era il titolo di un bellissimo libro degli anni Settanta. Deve ritornare di attualità. E allora la domanda d'obbligo a tutti i partecipanti alla rassegna di quest'anno, qualunque sia il tema del loro scrivere, sarà proprio questa: “E domani?”

Dopo l’anteprima di Alberto Angela, si comincia con la rassegna ufficiale.

Ilvo DiamantiMercoledì 10 luglio alle ore 21, l’apertura della manifestazione è affidata a Ilvo Diamanti che tornerà sul Chiostro di Palazzo San Francesco per presentare il libro Un salto nel voto (Ritratto politico dell'Italia di oggi – con F.  Bordignoni e L. Ceccarini) ( Laterza ed.).

IL LIBRO: Le elezioni del febbraio 2013 hanno costituito una “svolta”. Non si sa verso dove. E' difficile indovinare l'esito. Il poi. Perchè il futuro, di questi tempi, non ha futuro. Il futuro è ieri. A quasi venti anni dalle elezioni che hanno segnato il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica, il voto del 2013 ha dato una svolta alla politica ma anche alla società italiana. Dopo una lunghissima stagione di continuità elettorale, è scoppiata la discontinuità: il risultato delle urne ha riprodotto e quasi moltiplicato le divisioni che attraversano il Paese.

Ilvo Diamanti- E' professore ordinario di Scienza Politica all'Università di Urbino Carlo Bo dove è anche pro-rettore alle relazioni internazionali e territorio. Ha fondato e dirige il Laboratorio di Studi Politici e Sociali che si occupa di formazione e di ricerca in ambito nazionale e internazionale. E' presidente del Master in Tecnici di politiche territoriali e urbane. Dirige il corso di perfezionamento in sondaggi media e democrazia.. Dal '95 insegna anche a Parigi. E' stato editorialista del Sole24Ore. Dal 2001 collabora con Repubblica anche nella versione online. Nel 2009 abbiamo presentato a Ostuni il suo “Sillabario dei tempi tristi”


Roberto NapoletanoVenerdì 12 luglio alle ore 21 il Chiostro San Francesco ospiterà Roberto Napoletano che presenterà il libro Promemoria italiano (Bur).

IL LIBRO: “Telefonami tra vent'anni”: erano le parole di una bellissima canzone di Lucio Dalla. “Promemoria italiano” parte da qui, ed esprime l'auspicio che tra vent'anni, nel 2032-33,tutto sia davvero cambiato. In meglio naturalmente: che la corruzione sia praticamente scomparsa  dal nostro panorama politico e non solo politico , che l'Italia torni ad essere capace di esprimere uomini di idee e di governo della tempra di  un De Gasperi o  di un Mattioli, e di far nascere uno o più eredi dello straordinario coraggio e pragmatismo contadino di un Di Vittorio. Domani... Domani avremo bisogno di grandi uomini, ma soprattutto degli italiani tutti che devono tornare a credere in se stessi, recuperare l'orgoglio, il gusto della fatica, il senso dello Stato, l'entusiasmo e la determinazione che consentirono, in pochi anni, di trasformare un'economia agricola in una delle grandi economie industrializzate del mondo.

Roberto Napoletano è direttore del Sole24Ore dal 2011.


Paolo FranchiLunedì 15 luglio alle ore 21 PAOLO FRANCHI presenterà il libro “Giorgio Napolitano”- La traversata da Botteghe Oscure al Quirinale ( Rizzoli ed.)

IL LIBRO: Paolo Franchi conosce Giorgio Napolitano sin da quando, nei primi anni '70, era un dirigente della gioventù comunista. E in questo libro lo racconta con profonda onestà professionale unita però ad una grande e umana empatia. Lo racconta sin da quando, a Napoli, antifascista sì, da sempre, ma ancora lontanissimo da un impegno politico ben definito, coltivava va le sue vere passioni: il cinema, la letteratura, il teatro, la poesia e la musica, vissute al Liceo Umberto e all'Università insieme a molti ragazzi, suoi coetanei, che poi, a loro volta, si faranno strada, da Raffaele La Capria, a Giuseppe Patroni Griffi, da Rosellina Balbi ad Antonio Ghirelli. E racconta come la sua via all'antifascismo più dichiarato e al Pci, passa anche dalla scoperta dell'umanità dolente del ricovero antiaereo scavato davanti alla casa borghese della sua famiglia, sotto Palazzo Serra di Cassano, dove, per sfuggire a bombardamenti feroci, la povera gente del Pallonetto Santa Lucia si mescolava con “ i signori” dei piani alti. E' in quel rifugio che Napolitano si scopre per la prima volta in grado di reagire persino agli eventi più drammatici, con grande autocontrollo e ragionevole fatalismo, mostrandosi capace- come si dimostra capace a tutt'oggi- di non perdere la calma, “neppure di fronte all'Apocalisse”, come gli riconosce, sorpreso e ammirato, Curzio Malaparte. E' una virtù innata, ma anche molto coltivata, che poi praticherà tutta la vita.

   Comunista sì ( “l'ultimo comunista” come lo ha definito nel titolo del suo recentissimo libro un altro giornalista, Pasquale Chessa), ma, scrive Paolo Franchi: “E' probabile che senza la svolta di Togliatti, comunista, o almeno comunista a tempo pieno, Giorgio Napolitano non lo sarebbe diventato mai”.

Paolo Franchi  ha lavorato a Rinascita, Paese Sera, Panorama e al Corriere della Sera dove scrive ancora. Dal 2006 al 2008 ha diretto “Il Riformista”.


Alessandro PerissinottoVenerdì 19 luglio alle ore 21 sul palco del Chiostro salirà Alessandro Perissinotto che presenterà il libro: Le colpe dei padri – I conflitti di ieri e quelli di oggi-( Piemme)

IL LIBRO: C' è una multinazionale che si appresta a delocalizzare  suoi impianti e a chiudere gli stabilimenti: “ è il mercato bellezza...”. Il protagonista, Guido Marchisio, è un brillante dirigente, di buna famiglia. E' a lui che viene affidato il compito di elaborare la lista cui attingere per licenziare o mettere in cassa integrazione. E Marchisio si appresta a eseguire il compito con asettica determinazione.

Ma... Ma succede che all'improvviso scopre che nel passato, nella Torino degli ani '70 (quella degli scontri di piazza, e delle lotte nelle fabbriche) c'era un bambino, Ernesto Bolle, che, come lui, aveva gli occhi di colore diverso l'uno dall'altro e un neo sotto l'occhio destro. Marchisio si presenta come figlio di una classica famiglia della Torino bene. Ernesto Bolle invece era figlio di due militanti di sinistra che avevano partecipato alle lotte operaie ed erano morti schiantandosi in auto inseguiti dalla polizia.

Così Guido scopre di essere Ernesto. Con un finale del romanzo a sorpresa. Il romanzo è questo, ma anche molto più di questo: è un grande affresco sulla Torino degli anni 70 e quella di oggi ( se vogliamo anche a un'intera Italia degli anni 70 e quella di oggi). 

Alessandro Perissinotto- Torinese, classe 1964. Dopo aver praticato diversi mestieri per mantenersi agli studi, oggi è professore universitario, e scrittore a pieno titolo. Tra i suoi romanzi più importanti: “Al mio giudice” (Premio Grinzane Cavour 2005), “ Per vendetta”,  e nel 2011 “Semina il vento”


Angelo MelloneVenerdì 26 luglio il Chiostro di Palazzo San Francesco ospiterà Angelo Mellone che presenterà il libro Acciaiomare - Il canto dell'industria che muore. Con i contributi di Aurelio Picca, Luca Telese e Flavia Piccinni (Marsilio ed.)

  IL LIBRO: Un tributo di amore e rabbia  dedicato ai cinquecento caduti del siderurgico di Taranto: dopo il successo di pubblico e critica di “Addio al Sud”, Angelo Mellone, con “Acciaiomare”, ha scritto il secondo capitolo di una trilogia dedicata alla sua terra, e lo ha scritto nella forma di un monologo poetico, di comizio civile e lirico insieme. In un caleidoscopio di immagini e ricordi, di luoghi e di persone, di visioni ed emozioni, Mellone “scioglie all'urna un cantico” che ha la rabbia di una rivendicazione e l'amore di un figlio. Perchè “acciaio” a Taranto vuol dire tante, troppe cose, per chi ci vive e per chi da lì proviene.

Angelo Mellone, nato a Taranto, è giornalista e scrittore. E' anche un dirigente di Radio Rai. Ha conseguito il dottorato in sociologia dela comunicazione all'Università di Firenze, e insegna comunicazione politica alla Luiss di Roma. I suoi scritti più recenti sono “ Il domani appartiene al Noi. Centocinquanta passi per uscire dal presentismo”, “Addio al Sud. Un comizio furioso di disamore”, e anche “Cara Bombo, Berlusconi spiegato a mia figlia”.


Walter VeltroniMartedì 30 luglio ore 21 sul palco del Chiostro salirà Walter Veltroni che presenterà il libro E se noi domani ( La sinistra che vorrei) ( Rizzoli ed.)

IL LIBRO: Un pamphlet non più e non troppo buonista scagliato da Veltroni ( senza mai farne il nome) contro l'ex segretario del suo partito. Stavolta, persino per uno come Veltroni, la “pars destruens” è stata inevitabile: troppo clamorosa la sconfitta del centrosinistra nel recente febbraio, e troppo evidenti dal suo punto di vista le ragioni. Ha perso una sinistra conservatrice, rinserrata nelle proprie certezze non più dimostrabili, disinteressata a quanto avviene fuori dal proprio recinto.

Con  vezzo tipicamente veltroniano, in 140 pagine non compaiono mai i nomi di Bersani e di Renzi ( con il quale c'è sicuramente un forte sentire comune, ma Veltroni non gli perdona la “rottamazione” che ha riguardato anche lui), mentre compaiono i nomi di D'Alema e questa volta anche di Berlusconi.

La “pars construens” del libro è ampia, articolata intorno ai concetti di “responsabilità, comunità e opportunità”, e c'è, ovviamente, un forte richiamo al discorso fatto a suo tempo da Veltroni al Lingotto di Torino.

Di fronte alle obiezioni “poteva dirlo prima”, Veltroni anticipa la critica, “sì, è vero, se non mi fassi fatto fermare dallo spirito di unità”

Walter Veltroni - E'  stato direttore dell'Unità, vicepresidente del consiglio nel governo Prodi, sindaco di Roma, segretario nazionale del Partito Democratico. Ha scritto molto, da “Il sogno spezzato. Le idee di Robert Kennedy” nel 1993, fino a “La scoperta dell'alba” nel 2006, “La nuova stagione. Contro tutti i conservatorismi” nel 2007, e “Noi” nel 2009.


Serena DandiniVenerdì 2 agosto ore 21 sul palco del Chiostro TORNERA' Serena Dandini che presenterà il libro Ferite a morte (Rizzoli)

IL LIBRO: In Italia una donna muore ogni due giorni, uccisa dal marito, dall'ex marito, dal fidanzato o dall'ex fidanzato. E' un primato mostruoso. Eppure... Eppure lo Stato italiano,  che è stato più volte redarguito dalle Nazioni Unite per il suo scarso impegno nella lotta al femminicidio, non ha neppure dato seguito alla proposta di sottoscrizione alla convenzione “no more”. E non è neanche possibile sapere, in modo ufficiale, il numero reale delle vittime di questo reato, che aumenta ogni giorno in maniera esponenziale. Serena Dandini su tutto questo ha costruito quello che è stato definito uno “Spoon river” al femminile : alle donne del suo “Ferite a morte” hanno dato voce ( gratuitamente) nei maggiori teatri italiani da Genova, Torino sino a Palermo,  al fianco della stessa Dandini, quasi tutte le attrici italiane, affiancate  di volta in volta da donne del sindacato ( Susanna Camusso), scrittrici, e giornaliste ( Concita De Gregorio).

Ha così spiegato il suo libro Serena Dandini: “Ho letto decine di storie vere e ho immaginato un paradiso popolato di queste donne: sono mogli, ex mogli, sorelle, figlie, fidanzate, ex fidanzate che sono uscite dal solco delle regole assegnate dalla società , e che hanno pagato con la vita questa disubbidienza. Così mi sono chiesta: “ E se le vittime potessero parlare?” Volevo che fossero libere, almeno da morte, di raccontare la loro versione, desideravo farle rinascere con la libertà della scrittura, e trasformarle da corpi da vivisezionare in donne vere, donne ancora piene di vita.

“Ferite a morte” vuole dare voce a chi da viva ha parlato poco o è stata poco ascoltata, con la speranza di infondere coraggio a chi può ancora fare in tempo a salvarsi. E soprattutto vuole ( o spera)  che anche in Italia il tema conquisti un primo posto nella famosa agenda di qualsiasi governo.

Serena Dandini, autrice e protagonista di tanta della nostra migliore televisione, è al suo terzo libro, dopo “Dai diamanti non nasce niente. Sorie di vita e di giardini” e “Grazie per quella volta” , entrambi best seller, entrambi presentati alla rassegna “Un'emozione chiamata libro” nelle passate edizioni.  Dopo i successi in tutta Italia, torna nuovamente  a Ostuni con questo libro nel quale riesce a fondere quasi miracolosamente dramma e ironia, denuncia e tenerezza. E il ritorno della sua autrice a Ostuni è anche una bellissima prova di fedeltà e di affetto nei confronti della città che saprà certamente ricambiare.


Gianfranco ViestiMartedì 6 agosto alle ore 21 protagonista della serata sarà Gianfranco Viesti che presenterà il libro Il Mezzogiorno vive sulle spalle dell'Italia che produce. Falso ( Laterza ed.)

IL LIBRO: Non è affatto vero che il Sud vive sulle spalle di chi produce ( il Nord). Tutti gli indicatori, le cifre contenute nei documenti ufficiali del governo, dicono il contrario, dicono che il Sud in questi anni, è stato privato delle risorse che gli erano dovute. Dobbiamo combattere il pregiudizio di chi pensa il Sud “antropologicamente diverso”, perciò incapace di emulare gli sforzi europei. Il Sud, però, deve fare la sua parte, responsabilizzandosi

Gianfranco Viesti- Laurea in economia all'Università Bocconi di Milano oggi insegna economia applicata all'Università di Bari. Ha lavorato a lungo presso il centro studi sui processi di internazionalizzazione della Bocconi da cui proviene come studi. Ha collaborato con l'OCSE, la Banca Mondiale e l'ILO in Asia e in America Latina. E' figura di spicco nei comitati scientifici sull'osservatorio delle piccole e medie imprese. Oggi è Presidente della Fiera del Levante.

Tra i suoi lavori più recenti, “Mezzogiorno e tradimento. Il Nord, il Sud e la politica che non c'è” e “Abolire il Mezzogiorno” che abbiamo presentato a suo tempo alla nostra rassegna “Un'emozione chiamata libro”.


Concita De GregorioGiovedì 8 agosto alle ore 21 il Chiostro di Palazzo San Francesco ospiterà Concita De Gregorio che presenterà il libro Io vi maledico (Einaudi Stile Libero).

IL LIBRO: Viaggio alle radici della rabbia. Le voci di chi non ha voce: storie vere dell'Italia fragile di oggi. Un ritratto scritto con parole dure come le pietre, e però piene di passione e compassione.  “Io vi maledico” c'è scritto sulla lapide di marmo che un operaio dell'Ilva di Taranto ha voluto mettere per strada, sotto casa sua.  E “Io vi maledico” dice la figlia dell'imprenditore che si è ucciso, strozzato dall'usura bancaria. Sono due delle storie che compongono il ritratto corale di un Paese, il nostro, disorientato, nel quale si mescolano pericolosamente, rabbia e frustrazione. L a rabbia di un bambino di quattro anni, Michele, che si vorrebbe far curare con le medicine, ma la madre si oppone. Quella di Emanuela che ha scritto  Marchionne. La rabbia, la paura e il coraggio di cinque donne sindaco del Sud, in luoghi dove le teste di maiale non sono maschere da indossare alle feste. E ancora la rabbia e la frustrazione di un gruppo di donne di un call center  che si trovano a rispondere di notte ai maniaci per non perdere gli 80 centesimi lordi del compenso per il loro lavoro.

Concita De Gregorio- Giornalista e scrittrice. E' stata direttrice dell'”Unità” dal 2008 al 2011. Attualmente scrive per “La Repubblica”. Ha scritto libri di grande successo: “Una madre lo sa” ( presentato anche alla rassegna di Ostuni del 2007) finalista al Premio Bancarella, “Malamore”, “Così è la vita. Imparare a dirsi addio” che presenterà il libro: “Il silenzio dell’onda” (Rizzoli ed.).


Luca BianchiniL’ultimo appuntamento è in programma domenica 11 agosto alle ore 21 il Chiostro di Palazzo San Francesco ospiterà Luca Bianchini che presenterà il libro: “Io che amo solo te” (Mondadori)

IL LIBRO: Il  giovane Luca Bianchini che, con questo libro  che si legge tutto d'un fiato, è diventato il caso letterario dell'estate, ha scelto come titolo quello di una celebre e bellissima canzone di Sergio Endrigo, e come teatro della storia commovente e esilarante che racconta,    il mare, le rocce e la luce abbagliante  di Polignano a mare.

Di che si parla in questo libro? Finalmente si parla d'amore: l'amore in tutte le sue forme e declinazioni, da quello adolescenziale a quello dell'età adulta, da quello negato a quello condiviso, da quello del presente a quello del passato pensando al futuro.

La storia è quella di Ninella, la più brava e bella sarta del paese. Ha avuto un unico grande amore, Don Mimì, ma con lui non si è potuta sposare. Il destino le fa un regalo inaspettato: sua figlia si fidanza proprio con il figlio dell'uomo dei suoi sogni, e i due ragazzi decidono di sposarsi. Il matrimonio si trasforma in un vero e proprio avvenimento per Polignano a mare,  e gli occhi dei 287 invitati non saranno puntati sugli sposi ma sui loro genitori...

Luca Bianchini  vive tra Torino e Roma.  Come conduttore radiofonico è stato scoperto da Fiorello nel programma “Viva Radio2”, da allora conduce da anni, sempre su  Radio2, una fortunata trasmissione in onda tutti i giorni, intitolata “Colazione da Tiffany”. Ha pubblicato, sempre con Mondadori, tra gli altri, “Instant Love”, “Ti seguo ogni notte” e “Se domani farà bel tempo”

 
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